08. ModelloPianoEvacuazione
Scuola ………………………
.........
PIANO DI EMERGENZA
Scuola ………………….
…………………
.........……………...
PROCEDURE DI PREVENZIONE INCENDI, GESTIONE EMERGENZA ED EVACUAZIONE (Art. 12 D.L.vo 626/94)
INDICE
1. PREMESSA
GENERALE.......................................................................................................................... 3
1.1. Categorie di
persone presenti nella Struttura...................................................... 4
2. LE EMERGENZE.......................................................................................................................................... 4
2.1. Livelli di
emergenza.............................................................................................................. 4
3. IL PERSONALE ADDETTO ALL’EMERGENZA.................................................................................. 5
3.1. Il Responsabile
dell’Emergenza....................................................................................... 5
3.2. Personale addetto
allarme.............................................................................................. 5
3.2.1. Compiti di eventuale personale addetto (alla portineria / al controllo dell’ingresso) 6
3.3. Le
Squadre Pronto Intervento (S.P.I.)........................................................................ 6
3.4 Addetti
dispositivi sgancio in situazioni di Emergenza................................... 6
3.5. Gli addetti
all’evacuazione............................................................................................... 7
4 I LUOGHI DELL’EMERGENZA................................................................................................................. 7
4.1. Le aree di
emergenza.............................................................................................................. 7
4.2. I punti di raduno
sicuri....................................................................................................... 7
5 PROCEDURE DI EMERGENZA................................................................................................................ 8
5.1. Situazione di
emergenza del 1° LIVELLO Gestibile-risolvibile dalla Squadra Generale di Pronto
Intervento............................................................................................................................................... 8
5.2. Situazione di
emergenza del 2° LIVELLO Gestibile e risolvibile solo da Enti Esterni. 8
5.3. Procedure valide
per tutte le persone coinvolte nell’incendio............... 8
5.3.1. In generale.............................................................................................. 8
5.3.2. Nell’area interessata dall’incendio................................................................. 9
5.3.3. In caso di evacuazione............................................................................... 9
5.4. Procedure per
addetti Squadra Pronto Intervento......................................... 9
5.4.1. In generale.............................................................................................. 9
5.4.2. Per intervenire sul focolaio........................................................................ 10
6 PROCEDURE PER EMERGENZE DIVERSE
DALL’INCENDIO..................................................... 11
6.1. Fuga di gas................................................................................................................................ 11
6.2. Emergenza
elettrica........................................................................................................... 11
6.3. Fermata ascensori............................................................................................................... 11
6.4. Allagamenti o
perdite d’acqua...................................................................................... 11
6.5. Esplosione,
scoppio, crollo........................................................................................... 12
6.6. Evento sismico....................................................................................................................... 12
7. PIANI DI EVACUAZIONE.................................................................................................................... 13
Premessa.................................................................................................................................................. 13
7.1. Le procedure
operative..................................................................................................... 14
7.2. Lo sfollamento,
l’esodo, l’evacuazione.................................................................. 14
7.2.1. I punti di raduno [vedi anche punti 4.5 e 4.6]............................................. 15
7.2.2. I comportamenti da tenere durante le evacuazioni...................................... 15
7.3 . Compiti e
comportamenti delle diverse figure e delle persone............. 15
coinvolte durante
le evacuazioni........................................................................................... 15
7.3.1. Compiti generali per il personale addetto all’evacuazione................................ 15
7.3.2. Compiti specifici per personale in ATTIVITA’ DIDATTICHE E........................... 16
SCOLASTICHE in genere....................................................................................... 16
7.3.3. Compiti specifici per personale in CUCINA................................................... 16
7.3.4. Il Responsabile dell’Emergenza................................................................... 17
7.4. L’attivitŕ
informativa ed addestrativa................................................................. 17
8. FORMAZIONE, INFORMAZIONE E ADDESTRAMENTO.............................................................. 17
9 GESTIONE DEL PIANO DI EMERGENZA........................................................................................... 17
10. PERCORSI E VIE DI FUGA............................................................................................................... 18
10.1.a. PIANO SEMINTERRATO.................................................................................................... 19
10.1.a1 3 Locali – spogliatoio - Attesa............................................................... 19
10.1.a2 Mensa................................................................................................ 19
10.1.a2 Locali tecnici e Depositi......................................................................... 19
10.1.b. PIANO RIALZATO................................................................................................................ 20
10.1.b1 Uffici di Segreteria – Direzione Attesa.................................................... 20
10.1.c. PIANO PRIMO........................................................................................................................... 20
10.1.c1 Aule.................................................................................................. 20
10.1.c2 6 Locali per gioco e didattica................................................................. 20
ALLEGATI AL PIANO DI EMERGENZA................................................................................................ 21
Il D.M. 10.03.98 ed alcune Linee
Guida del Dipartimento della Protezione Civile per predisporre il comportamento
di strutture sanitarie e socio-assistenziali di fronte alla necessitŕ di
evacuazione dei propri stabili, sono stati i riferimenti utilizzati per
formulare questo Piano di Emergenza.
La Struttura della Scuola ............. puň essere
interessata da Emergenze dovute a problemi
sia interni che esterni. Per limitare i danni che tali
problemi possono produrre la struttura č stata dotata di strumenti operativi,
attivi 24 ore su 24, rappresentati dai Piani di Emergenza e di Evacuazione.
Questi Piani permettono alla struttura una risposta
organica e coordinata che garantisce un notevole grado di efficienza nella fase
operativa per evitare risposte scorrette e pericolose per operatori, bambini,
utenti e visitatori.
Le caratteristiche specifiche del Piano di Emergenza
sono riportate piů avanti; qui definiamo alcuni aspetti essenziali e generali
che valgono per ogni piano dell’edificio.
Un evento grave ed improvviso (es. un incendio),
richiede prima l'attivazione di un Piano di Emergenza specifico poi,
se l'evento in atto non potrŕ essere circoscritto rapidamente, occorrerŕ
attivare anche un Piano di Evacuazione per permettere lo sgombero,
parziale o totale di bambini, utenti, familiari, pubblico in genere e personale
in servizio.
Ogni Piano č stato quindi predisposto su due
livelli:
Ř
Livello 1: con
una risposta graduata e modulare per poter rispondere ad eventi
circoscrivibili, che coinvolgono solo una parte della struttura e delle
persone, utilizzando il minimo dispiegamento di risorse.
Ř
Livello 2: per
affrontare la peggiore situazione prevedibile, con il massimo afflusso di
persone e con massima risposta operativa.
Le procedure e le istruzioni
contenute in questo documento hanno quindi lo scopo di indicare al personale le
norme di comportamento da seguire per fronteggiare con efficacia e
determinazione le diverse situazioni di emergenza che dovessero verificarsi nella strutture della sede della
Scuola.
Gli obiettivi
sono quelli di ottenere, nella giusta sequenza: la corretta diramazione
dell'allarme, il salvataggio delle persone e la loro eventuale evacuazione, il
contenimento dell’emergenza, la salvaguardia dei beni.
Due aspetti che sono stati
considerati per l’analisi del rischio per i presenti sono:
·
chi č
ragionevole pensare sia soggetto al pericolo
·
dove
possono venire a trovarsi le persone a rischio.
Le persone a rischio sono da
ricercare sia tra i lavoratori che tra i non lavoratori, oltre ai bambini
normalmente presenti.
Le caratteristiche dei gruppi
specifici di persone che si sono considerate per tale Struttura sono:
§
pubblico
occasionale;
§
adulti
che hanno familiaritŕ con i luoghi e le vie di esodo;
§
bambini,
incapaci di reagire autonomamente ad un allarme;
§
persone
e soprattutto minori con handicap fisici e psichici;
§
adulti
autonomi in servizio con utenti o in attivitŕ di lavoro ordinario.
Ogni ipotesi
di spostamento delle persone che si trovano all’interno della struttura della
Scuola ............. ha quindi tenuto conto di queste presenze.
Nei Piani di
Emergenza ed Evacuazione tutte le persone presenti nella Struttura della Scuola
............. sono state raggruppate in 5 grandi blocchi:
Indicare solo le reali presenze
-
bambini o ospiti fissi
-
utenti per attivitŕ occasionali
-
personale di assistenza ed
educativo
-
eventuali
parenti e visitatori
-
altra
tipologia personale
Le procedure di mobilitazione ed
evacuazione dei Piani di Emergenza sono state strutturate considerando questi
cinque blocchi raggruppabili in due grandi gruppi:
1.
Persone evacuabili con assistenza
2.
Persone autonome in fase di emergenza/evacuazione.
I casi di emergenza hanno luogo quando
si verifica all'interno della Struttura
qualsiasi fatto anormale che possa costituire fonte di pericolo per il
personale, gli utenti o il pubblico in genere, per gli impianti o
attrezzature, per l'ambiente interno od
esterno.
L’incendio costituisce il caso di emergenza piů
significativo in termini sia di entitŕ dei danni alle persone e alle cose, sia
di probabilitŕ di insorgenza, che di eventualitŕ di EVACUAZIONE. Per questo nel
Documento si fa riferimento principalmente a questa evenienza.
I
vari casi di emergenza, a seconda della natura ed entitŕ presunte del pericolo,
si possono ricondurre in generale a due Livelli con due diversi tipi di
interventi:
1° LIVELLO
Gestibile e risolvibile
dalle squadre locali o generali di pronto intervento.
Emergenza le cui
conseguenze si prevedono limitate ad una zona ristretta e circoscritta di
un’area che non coinvolge l'intera Struttura. Puň essere risolta dal solo
personale presente al momento dell’evento e/o con l’aiuto degli addetti delle
squadre antincendio.
Prevede una evacuazione parziale, cioč limitata all’area o
al massimo al piano della Struttura
coinvolto.
2° LIVELLO
Gestibile e risolvibile solo da Enti
Esterni
Emergenza le cui conseguenze possono
interessare l'intero Edificio, oppure quando un'emergenza, inizialmente a
carattere locale, tende successivamente ad estendersi a tutta la Struttura . E’
inizialmente affrontata dagli addetti antincendio della Scuola .............,
ma necessita poi dell’intervento di Enti esterni (Vigili del Fuoco, ambulanze,
ecc.).
Prevede una evacuazione parziale o
totale a seconda della gravitŕ.
Individuare un
responsabile per ogni sede scolastica
E’ il soggetto designato dal datore di
lavoro che ha l’autoritŕ e la responsabilitŕ di dirigere gli interventi in caso
di emergenza. Viene denominato Responsabile dell’Emergenza con lui collaborano
gli eventuali addetti del Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP).
Formalizzare le nomine
Per le Emergenze
nelle strutture dell’edificio della Scuola ............. sono oggi 2 le persone
a cui riferirsi:
Responsabile dell’Emergenza |
|
Addetto Servizio Prevenzione Protezione |
|
Ř
segnalazione da
persone estranee alla Struttura , oppure da personale della struttura che si
troverŕ, in quel momento, all'esterno del complesso.
Ř
segnalazione
direttamente dal personale operante oppure da utenti o visitatori.
Ř
segnalazione
tramite rilevatori di fumo o incendio (dove sono presenti).
Nei tre casi la
comunicazione o l’allarme arriverŕ al personale presente e l’addetto a far
partire il segnale di allarme č:
Nome e cognome
dell’incaricato/a
In caso di emergenza il
personale (della portineria/addetto al controllo dell’ingresso)
si attiene alle seguenti istruzioni:
Ř
Respingere
gli autoveicoli in ingresso con l’indicazione di non provocare ostacoli alla
circolazione esterna nelle vicinanze della Struttura della Scuola ..............
Ř
Aprire
il cancello principale mantenendo libero il passaggio per un eventuale transito
di mezzi di soccorso (Vigili del fuoco, ambulanze).
Ř
Condurre
o far condurre i Vigili del fuoco e gli altri soccorsi esterni sul luogo
dell’emergenza e indicare il responsabile o gli addetti all’emergenza.
Le Squadre di Pronto Intervento (SPI)
sono costituite dagli addetti delle Squadre Prevenzione Incendi e Gestione
delle Emergenze.
Esse sono formate da lavoratori che
hanno giŕ ricevuto una formazione mirata che li mette in grado di affrontare
l’emergenza in condizioni di sicurezza.
Le SPI garantiscono un primo, tempestivo
intervento al fine di contenere l’emergenza e soccorrere le persone coinvolte.
Gli addetti Squadra Pronto Intervento
o Squadra Antincendio sono:
Addetto Squadra Antincendio |
|
Addetto Squadra Antincendio |
|
|
|
Addetto Squadra
Antincendio |
|
Indicare solo la reale situazione presente
Attualmente lo
sgancio elettrico per Emergenza puň avvenire
-
quadro
generale di sgancio
-
quadri elettrici di Piano
-
pulsante
di sgancio emergenza
Per lo sgancio del gas:
-
una
valvola automatica di intercettazione in caso di perdite
-
una
valvola di chiusura generale esterna
-
una
valvola interna in cucina
Gli addetti agli sganci sono:
Addetto sgancio elettrico |
|
Addetto gas |
|
Addetto gasolio e caldaia |
|
Sono considerati addetti
all’Evacuazione tutti i dipendenti, collaboratori professionali, tirocinanti e
volontari operanti in servizio presso la Struttura Scolastica.
Gli addetti all’evacuazione sono
incaricati di collaborare allo sfollamento ordinato dell’area interessata
dall’Emergenza qualora fosse necessario sfollare parzialmente o totalmente la
Struttura.
Questi lavoratori riceveranno una
formazione specifica per affrontare l’evacuazione e per dare indicazioni
specifiche ai presenti, adulti o minori, con scarsa familiaritŕ con le vie di
esodo o i percorsi di evacuazione dell’edificio previsti dal Piano di
Evacuazione.
Al fine di affrontare efficacemente
l’emergenza la Struttura della Scuola
............. č stata suddivisa nelle aree riportate nella Tabella seguente,
fisicamente separate tra loro e coincidenti con i piani degli stabili, che a
loro volta hanno aree di emergenza distinte con specifici percorsi e vie di
fuga. Ciascuna area potrŕ trovarsi singolarmente in situazione di emergenza.
Gli interventi descritti dalle procedure
di emergenza saranno effettuati nell’area interessata dall’emergenza, mentre nelle altre aree non in emergenza proseguiranno le
attivitŕ in corso; gli addetti manterranno uno stato di allerta (preallarme) in
attesa di eventuali ordini che verranno impartiti dal responsabile
dell’emergenza a seconda della gravitŕ della situazione che puň portare
l’intero piano o l’intero stabile coinvolto dall’emergenza.
A puro titolo
esemplificativo si riporta la tabella di una sede esempio |
Tabella riassuntiva della STRUTTURA DELLA SCUOLA
.............
1. Piano
Seminterrato - Locali Spogliatoi Attesa - Mensa e locali tecnici e di deposito |
2.
Piano Rialzato -
Uffici
Segreteria e Direzione 3. Piano Primo -
Aule -
Locali
gioco e didattica -
Locale
per psicomotricitŕ, Cucina, Soggiorno |
Si sono individuati i punti
di raduno sicuri dove, in caso di evacuazione totale di tutta la Struttura , le
persone sfollate potranno radunarsi in attesa della fine dell’emergenza.
I punti sono collocati
esternamente lontano dai possibili pericoli legati all’emergenza (fumo, calore,
esplosioni, scoppi, proiezione di schegge, ecc.). Sono utilizzati da tutte le
persone valide, in grado di muoversi autonomamente o con accompagnatori.
|
Punti di
raduno sicuri per la sede della Scuola sono i
Cortili
esterni adiacenti allo stabile
Emergenza le
cui conseguenze si prevedono limitate ad una zona ristretta e circoscritta di
un’area che non coinvolge l'intero stabile.
Puň essere
risolta dal solo personale presente al momento dell’evento e/o con l’aiuto
degli addetti della Squadra di Pronto Intervento. Prevede una evacuazione
parziale, cioč limitata all’area o piano della Struttura coinvolto.
All’arrivo di una chiamata
d’emergenza o di un segnale d’allarme automatico da impianti gli addetti
Squadra Antincendio si recano rapidamente sul posto, valutano la gravitŕ e il
tipo di emergenza ed effettuano le operazioni di contenimento o spegnimento del
focolaio attraverso gli estintori presenti.
Se l’emergenza č di modesta
entitŕ e l’intervento di contenimento ha successo, gli addetti delle SPI
avvertono il responsabile dell’emergenza del cessato allarme.
Emergenza le cui conseguenze
possono interessare l'intera Struttura , oppure quando un'emergenza,
inizialmente a carattere locale, tende successivamente ad estendersi a tutto
l’edificio. E’ inizialmente affrontata dalla Squadra Antincendio della
Struttura, ma necessita dell’intervento di enti esterni (Vigili del Fuoco,
ambulanze, ecc.). Prevede una evacuazione parziale o totale a seconda della
gravitŕ.
Se l’intervento di
contenimento dell’emergenza da parte degli addetti della SPI Locale non ha
avuto successo o la situazione č di gravitŕ tale da non poter essere affrontata
dalla sola Squadra di addetti, il Responsabile dell’Emergenza:
·
mette
in preallarme le aree e i piani circostanti non ancora coinvolti
dall’emergenza;
·
fa
chiamare i soccorsi esterni;
·
si
reca presso la zona in emergenza da dove dirige le operazioni.
·
dispone
l’evacuazione parziale o totale della sede della struttura.
Riportiamo una serie di
procedure, regole e comportamenti che andranno divulgati e trasmessi a tutto il
personale relativamente alla gestione dell’Emergenza Incendio.
Il personale dipendente, in
collaborazione professionale, tirocinio o volontariato della Scuola che si
trova coinvolto in una emergenza incendio deve:
·
Valutare
la situazione determinando se esiste la possibilitŕ di estinguere
immediatamente l'incendio con i mezzi a portata di mano.
·
Non
tentare di iniziare lo spegnimento con i mezzi portatili se non č in grado o
sicuro di riuscirvi.
·
Allertare
la Centrale di Allarme della Struttura o direttamente uno degli addetti della
Squadra di Pronto Intervento.
·
Eseguire
ogni operazione con celeritŕ e ordine, senza intralci, in modo da evitare
perdite di tempo, tenendo presente che piů tempo passa piů diventa difficoltosa
l’operazione di estinzione.
·
Fornire
ai responsabili tutte le informazioni disponibili sulla localizzazione e
gravitŕ del focolaio.
·
Interrompere
immediatamente ogni operazione che potrebbe alimentare l’incendio, quali
movimentazione o uso di sostanze infiammabili.
·
Intercettare
(chiudere) le alimentazioni di gas, energia elettrica, fluidi combustibili, gas
tecnici o ad uso sanitario.
·
Limitare
la propagazione del fumo e dell'incendio chiudendo le porte di accesso e dei
compartimenti.
·
Avvertire
immediatamente gli addetti all’emergenza se vi sono persone rimaste bloccate
all’interno dell’area di rischio.
·
Avvertire
immediatamente gli addetti all’emergenza se vi sono persone intossicate o
ustionate.
·
Se
i corridoi e le scale sono invasi dal fumo, restare nel locale, tenere la porta
chiusa e sigillare ogni fessura con abiti bagnati.
·
Allontanarsi
dall’area dell’emergenza usando unicamente le vie di fuga prestabilite e non
altri percorsi controllando da vicino l’evacuazione dei bambini.
·
Non
usare gli ascensori, ma solo le scale.
·
Se
si trova fumo lungo il percorso di fuga camminare chinati e respirare tramite
un fazzoletto, preferibilmente bagnato.
·
Se
si trovano fiamme o calore intenso lungo il percorso di fuga proteggere il
corpo e la testa con indumenti pesanti bagnati (evitare i tessuti sintetici;
lana o cotone vanno bene).
·
Non
cercare di portare con sé oggetti pesanti o voluminosi che rallenterebbero
l’evacuazione.
·
Se
le strutture sono state attaccate dal fuoco, spostarsi con grande prudenza,
saggiando la resistenza del pavimento, di gradini e pianerottoli prima di
caricare tutto il peso del corpo.
·
Tenersi
rasente ai muri, dove la resistenza del pavimento č maggiore.
·
Tenersi
lontano dai muri con presenza di crepe, specialmente quelle orizzontali che
indicano una maggior tendenza al crollo.
In caso di rischio grave e
in assenza della squadra di soccorso , gli addetti della Squadra Pronto
Intervento della Struttura si attivano al comando del Responsabile
dell’Emergenza o se vengono allertate dall’Allarme della Struttura, ed
effettuano le seguenti operazioni:
·
Utilizzano,
qualora le condizioni lo permettano, i mezzi mobili di estinzione (estintori,
manichette, ecc.).
·
In
caso di presenza di porte tagliafuoco ne verificano la loro chiusura, cosě come
quella delle finestre per confinare lo sviluppo di fumo e calore.
·
Ispezionano
i locali dell’area in emergenza alla ricerca di eventuali dispersi per portarli
in salvo.
·
Allontanano
gli automezzi eventualmente presenti nelle vie attorno alla Struttura che possono intralciare l’opera di
contenimento dell’emergenza o riportare danni. Nello svolgere l’operazione
pongono particolare attenzione a non ostacolare l'arrivo di eventuali mezzi di
soccorso esterni.
·
Liberano
da eventuali ingombri od ostacoli il perimetro della Struttura
in emergenza per permettere la migliore accessibilitŕ delle
autopompe, autoscale o altri mezzi di soccorso.
·
Verificano
che al momento dell’arrivo delle autopompe dei VVF che le vie di accesso
all’area in emergenza siano sgombre.
·
Forniscono
ai VVF tutte le informazioni utili per una rapida risoluzione dello stato di
emergenza, quali: il luogo e tipo di incendio, i materiali infiammabili
interessati, gli impianti coinvolti, i mezzi e le attrezzature antincendio e di
emergenza disponibili (motopompe, idranti, estintori, mezzi protettivi, ecc.) e
la loro ubicazione.
In particolare, nell’opera
di spegnimento, gli addetti dovranno attenersi a quanto appreso durante i Corsi
di Formazione specifici per addetti antincendio. In particolare evidenziamo:
·
Impedire
l’accesso a chiunque non sia addetto alle operazioni di emergenza.
·
Rendersi
conto della natura dell’incendio per scegliere e impiegare il mezzo di
spegnimento piů idoneo.
·
Intervenire
con gli estintori in caso di piccolo focolaio; e se sono presenti intervenire
con gli idranti o le manichette ad acqua in caso di incendio piů grave.
·
Non
usare l’acqua in presenza di impianti o apparecchiature elettriche in tensione
per evitare il pericolo di folgorazione.
·
Non
usare l’acqua in presenza di sostanze che possono reagire pericolosamente,
quali carburo di calcio, carbonato di calcio, sodio, potassio, magnesio, zinco,
alluminio.
·
Non
usare l’acqua in presenza di sostanze che possono produrre spruzzi corrosivi o
vapori tossici, quali acido solforico, cloro, fluoro, anidride acetica,
cianuri.
·
Non
usare l’acqua su serbatoi infiammati contenenti benzina, oli o liquidi leggeri
che potrebbero galleggiare e traboccare, estendendo l’incendio.
·
Se
possibile non usare l’acqua in presenza di documenti o oggetti di valore che
sarebbero distrutti.
·
Iniziare
l'opera di estinzione solo con la garanzia di una via di fuga sicura alle
proprie spalle e con l'assistenza di altre persone.
·
Limitare
al massimo qualsiasi corrente d’aria (chiudere porte, finestre, prese d’aria,
impianti di ventilazione).
·
Posizionarsi
in modo da avere sempre l’eventuale corrente d’aria alle spalle per evitare di
essere minacciati dalle fiamme.
·
Allontanare
dal fuoco i materiali combustibili piů vicini creando intorno ad esso una zona
di rispetto incombustibile (eventualmente raffreddata con acqua).
·
In
ambiente esterno essere pronti a fronteggiare improvvisi cambiamenti della
direzione del vento.
·
Se
possibile non usare gli estintori a polvere in presenza di apparecchiature o
strumenti delicati che sarebbero danneggiati.
·
Non
usare estintori a schiuma in presenza di impianti o apparecchiature elettriche
in tensione per evitare il pericolo di folgorazione.
·
Non
usare estintori ad anidride carbonica o ad halon in locali chiusi e molto
piccoli per evitare pericoli di soffocamento o intossicazione.
·
Non
dirigere mai il getto contro le persone, anche se avvolte dalle fiamme, ma
soffocare il fuoco coprendo la persona con coperte o indumenti.
·
Non
avanzare su superfici coperte da materiali infiammabili (carburanti, paglia,
segatura o simili).
·
In
caso di incendio grave, che possa danneggiare le strutture e comprometterne la
stabilitŕ, bagnare l’esterno dell’edificio con gli idranti per tenere bassa la
temperatura.
Si sono stabilite una serie di procedure di intervento
anche per altre situazioni di emergenza diverse dall’incendio, ma che si creano
spesso associate ad esso, per le quali puň essere necessario adottare il Piano
di Evacuazione della Struttura.
Si sono considerate le seguenti situazioni di emergenza:
6.1. Fuga di gas
6.2. Emergenza elettrica
6.3. Fermata ascensori
6.4. Allagamenti e perdite d’acqua
6.5.
Esplosione, scoppio, crollo
Se non sono presenti rilevatori perdite
di gas che attivano automaticamente le valvole di intercettazione e bloccano
l’erogazione di gas i lavoratori presenti nell’area interessata alla fuga di
gas, devono:
1.
segnalare
tempestivamente il pericolo e chiudere le valvole manuali;
2.
aprire
tutte le aperture verso l’esterno (finestre porte, lucernari);
3.
spegnere
tutte le fiamme libere, comprese le sigarette;
4.
interrompere
l’alimentazione elettrica;
5.
La
squadra di Emergenza eventualmente attiverŕ l’evacuazione di personale e pubblico usando le vie di
esodo prestabilite dal Piano di Evacuazione della Struttura di cui al punto 7;
Si considera emergenza elettrica la
situazione che puň venirsi a creare in seguito ad una grave esplosione o crollo
che provochi mancanza di energia o di illuminazione (parziale o totale) per piů
tempo.
In questo caso i lavoratori presenti
nell’area interessata danno l’allarme e:
·
provvedono
all’eventuale evacuazione dell’area interessata avviando pubblico e personale
verso le vie di fuga prestabilite dal Piano di Evacuazione della Struttura,
assistendo con eventuali torce l’esodo lungo i percorsi predefiniti;
·
nella
parte di impianto interessato all’emergenza viene immediatamente tolta tensione
fino a quando non č stato riparato il guasto;
·
i
non addetti non si avvicinano a cavi scoperti o a cavi tagliati o a macchine
ancora sotto tensione malfunzionanti.
In questo caso i
lavoratori presenti nell’area interessata allertano gli addetti della Ditta di Manutenzione e:
·
si
recano presso l’ascensore per verificare la reale fermata e quante persone sono
bloccate al suo interno;
·
eseguono,
se ne sono in grado, le manovre appropriate per l’evacuazione delle persone
dall’apparecchio di sollevamento.
·
Se
non sono in grado di intervenire attendono l’intervento della Ditta
specializzata.
Qualora si riscontri anomala
presenza d’acqua nelle aule, nei laboratori e uffici in genere, nella palestra
o mensa i lavoratori piů prossimi all’area interessata dovranno:
·
verificare
la causa della fuoriuscita di acqua e dare l’allarme;
·
staccare
l’alimentazione elettrica.
·
bloccare
al primo piano gli ascensori;
·
provvedere
all’eventuale evacuazione dell’area interessata avviando pubblico e personale
verso le vie di esodo prestabilite dal Piano di Evacuazione della
Struttura .
Questi eventi possono
verificarsi anche insieme e bisogna tenere presente che nonostante gli
interventi e le procedure di prevenzione adottate, si possono comunque
verificare scoppi o esplosioni che spesso si associano a crolli, causati da
eventi accidentali o a causa di agenti esterni quali un fulmine, un incendio. I
fattori di rischio presenti nella Scuola sono le aree: cucina, centrale
termica, deposito bombole gas compressi, laboratori di chimica ecc.
In caso di scoppio o
esplosione e possibili crolli i lavoratori presenti nell’area interessata dall’evento devono
dare l’allarme:
·
Attivare
gli addetti punto 3.4 per staccare l’alimentazione elettrica.
·
provvedere
all’eventuale evacuazione dell’area interessata avviando pubblico e personale
verso le vie di esodo prestabilite dal Piano di Evacuazione della
Struttura .
·
controllare
che non vi siano focolai di incendio; in caso intervenire con gli estintori
portatili;
·
verificare
gli eventuali danni causati dall'esplosione alle linee di servizio (aria,
acqua, rete antincendio) e quale sia la situazione del luogo.
·
Nel
caso si sia verificata un'emissione di vapori o gas potenzialmente pericolosi
per l'ambiente esterno i responsabili dell’emergenza avvisano le Autoritŕ
competenti (A.S.L., Comune, VVF).
·
In caso di crollo di strutture, o di cedimenti di edifici o parti di essi o ancora
di pericolo di collasso imminente di strutture o fabbricati spostarsi con
grande prudenza, saggiando la resistenza del pavimento, di gradini e
pianerottoli prima di caricare tutto il peso del corpo;
·
tenersi
rasente ai muri, dove la resistenza del pavimento č maggiore;
·
tenersi
lontano dai muri con presenza di crepe, specialmente quelle orizzontali che
indicano una maggior tendenza al crollo;
·
irrorare
se necessario con l’acqua le strutture o l’edificio crollato per prevenire
possibili focolai di incendio;
Questo evento puň determinare il verificarsi delle
evenienze analizzate nei punti precedenti (fuga di gas, incendio e crollo ecc.)
e bisogna tenere presente che nonostante gli interventi e le procedure di
prevenzione adottate, si possono comunque verificare scoppi o esplosioni
associate a crolli determinati dall’entitŕ del sisma.
In caso di evento
sismico spesso associato a possibili crolli tutti i presenti nell’area interessata
dall’evento devono evitare di uscire dall’edificio fino al termine della
scossa di terremoto, mantenere la calma, non usare assolutamente gli ascensori
e seguire i comportamenti sotto
elencati.
Si possono comunque avere
due situazioni:
Situazione A.
In questo caso il rischio principale č
rappresentato dal crollo della struttura e, contemporaneamente, dalla caduta al
suo interno di mobili e suppellettili; č quindi fondamentale identificare quali
possano essere i punti piů “solidi” della struttura (in genere le parti
portanti, gli architravi, i vani delle porte e gli angoli in genere) e portarsi
nelle loro vicinanze.
Nello stesso tempo cercare di
allontanarsi dalle suppellettili di ogni tipo che potrebbero cadere addosso.
E’ opportuno trovare riparo,
proteggendosi la testa con le mani e le braccia, sotto tavoli o banchi , in
ginocchio, oppure addossandosi ad un muro “maestro”, comunque in punti lontani
da finestre che potrebbero rompersi e ferire.
Situazione B.
In questo caso il pericolo principale č
rappresentato dal crollo della struttura o comunque di parti di essa. Evitare
assolutamente di sostare sotto balconi,
cornicioni o grondaie e prestare molta attenzione se si č costretti a
passare sotto di essi. Un buon riparo puň essere offerto dall’architrave di un
portone, meglio comunque sostare in spazi aperti come prati, giardini, ampi
cortili esterni in attesa di uno sfollamento gestito da eventuali soccorritori
esterni o dal Piano della Protezione Civile.
Al termine del terremoto
·
Provvedere,
al termine della scossa sismica, all’evacuazione dell’area interessata avviando
pubblico e personale verso le vie di esodo prestabilite dal Piano di
Evacuazione della Struttura.
·
Attivare
gli addetti punto 3.4 per staccare l’alimentazione elettrica.
·
controllare
che non vi siano focolai di incendio; in caso intervenire con gli estintori
portatili;
·
verificare
gli eventuali danni causati dall'esplosione alle linee di servizio (aria,
acqua, rete antincendio) e quale sia la situazione del luogo.
·
Nel
caso si sia verificata un'emissione di vapori o gas potenzialmente pericolosi
per l'ambiente esterno i responsabili dell’emergenza avvisano le Autoritŕ
competenti (A.S.L., Comune, VVF).
·
Assistere
eventuali feriti ed attivare i soccorritori.
·
In caso di crollo di strutture, o di cedimenti di edifici o parti di essi o ancora
di pericolo di collasso imminente di strutture o fabbricati spostarsi con
grande prudenza, saggiando la resistenza del pavimento, di gradini e
pianerottoli prima di caricare tutto il peso del corpo;
·
tenersi
rasente ai muri, dove la resistenza del pavimento č maggiore;
·
tenersi
lontano dai muri con presenza di crepe, specialmente quelle orizzontali che
indicano una maggior tendenza al crollo.
L'evacuazione di utenti, personale,
visitatori a causa di qualche evento improvviso, costituisce l'ultima fase
dell'evoluzione negativa di una situazione di emergenza.
L'evacuazione di Strutture come
quella di una Scuola ............., per la particolare tipologia di persone
presenti, richiede un notevole impegno organizzativo da parte dei Responsabili.
Inoltre, in una struttura in cui č presente un'alta densitŕ di persone, molte
delle quali possono essere non
autosufficienti e non deambulanti, č facile che si verifichino alterazioni nei
comportamenti interpersonali che sfociano in situazioni di panico.
Il panico, provocando alterazioni dei
comportamenti e reazioni irrazionali, presenta manifestazioni che costituiscono
di per sé elemento pericoloso e possono provocare rischi indotti ben piů gravi
dell'evento stesso:
·
istinto di
coinvolgere gli altri nell'ansia generale, con invocazioni di aiuto, grida e
atti disperati;
·
istinto alla
fuga, in cui predomina l'autodifesa, anche violenta (comportamento asociale e
antisociale);
·
paralisi totale
o negazione dell'esistenza del pericolo.
Lo stato di ansia, la paura, suscitati
da una minaccia improvvisa di pericolo, perché non si trasformino in panico,
richiedono una pronta reazione, una risposta preparata e non improvvisata.
L'utilitŕ di un Piano di Evacuazione si
basa sul presupposto che vengano individuati quegli accorgimenti sul piano
psicologico e quei riferimenti tecnico-logistici indispensabili a contenere,
nel grado piů elevato, l'ansia dell'imprevisto e le reazioni provocate dal
panico.
Il Piano di Evacuazione e le
Procedure qui di seguito descritte tendono a ricondurre nella sfera della
razionalitŕ tali manifestazioni e, creando fiducia, inducono ad un sufficiente
autocontrollo per attuare comportamenti atti ad evitare confusione e
sbandamento.
Anche le prove di evacuazione annuali
vanno in questa direzione.
Tenendo presente l'obiettivo che si vuol
conseguire, il Piano di Evacuazione puň essere espresso sinteticamente in un
sistema che comprende 4 sottosistemi integrati fra loro:
7.1 Le
procedure operative
7.2 Le vie di esodo ed evacuazione
7.3 Compiti e comportamenti delle persone coinvolte
7.4 L’attivitŕ informativa ed addestrativa.
Nell'evacuazione occorre considerare un
doppio scenario:
·
l'evacuazione
parziale ovvero il trasferimento delle persone presenti al momento
dell’emergenza in una zona considerata sicura (zona sicura nello stesso piano o
zone sicure in altri piani).
Sarŕ una Evacuazione di tipo orizzontale
da un compartimento ad un altro, considerato luogo sicuro, nell'ambito dello
stesso piano del fabbricato;
l'evacuazione totale ovvero l'esodo dei
bambini, familiari, pubblico e del personale dell'intero Struttura verso zone sicure all'esterno della
struttura.
Sarŕ una Evacuazione di tipo verticale
in quanto il trasferimento delle persone avviene tra piani diversi
dell'edificio.
Tutto il personale č
considerato addetto all’evacuazione e dovrŕ facilitare lo sfollamento dell’area
di tutte le persone presenti mantenendo calma e ordine.
E’ opportuno che al momento
di un allarme-emergenza tutte le persone autonome siano fatte allontanare dal
piano seguendo le vie di esodo segnalate fino a raggiungere i punti di
raduno sicuri all’esterno dell’edificio.
Le persone con problemi di
mobilitŕ o bisognose di assistenza verranno o gestite direttamente dal
personale della Struttura o dai
familiari presenti con il degente o utente ed andranno fatte allontanare dal
piano seguendo le vie di esodo segnalate fino a raggiungere i punti di
raduno sicuri all’esterno dell’edificio.
L’evacuazione non deve
assolutamente trasformarsi in una fuga caotica e disordinata.
Durante lo sfollamento dei
locali si cerca di mantenere l’ordine, la calma e si cura particolarmente
l’incolumitŕ delle persone.
Il percorso da seguire č
quello delle vie di fuga indicato dalla cartellonistica verde e dai segnali associati ad ogni Uscita
di emergenza.
Non bisogna mai scegliere un
percorso diverso da quello segnalato, anche se č apparentemente piů
conveniente.
In ogni piano, sarŕ esposta
una planimetria con indicate le vie di fuga da utilizzare in caso di
evacuazione ed il percorso con colore specifico da utilizzare per l’esodo.
I punti di raduno sono zone
sicure o protette in cui č garantita la sicurezza delle persone evacuate.
A seconda del tipo di
evacuazione si possono raggiungere due tipi di punti di raduno.
·
In
caso di evacuazione parziale si raggiunge il luogo sicuro (atrio,
corridoio, disimpegno, ecc.) all’interno della Struttura.
·
In
caso di evacuazione totale si raggiunge un luogo sicuro esterno
al cortile Struttura (vedi punto 4.5).
Gli utenti che hanno possibilitŕ di movimento fortemente ridotta (disabili,
ecc.) a seconda della situazione vengono portati:
·
in
un luogo sicuro o protetto all’interno della Struttura stessa.
I punti di raduno esterni
sono indicati con la lettera " R " sui cartelli e sulle
planimetrie della Struttura .
Tutti i lavoratori che al
momento dell’evacuazione si trovano fuori dall’abituale posto di lavoro, devono
raggiungere autonomamente e al piů presto il proprio punto di raccolta.
Tutti collaborano per
raccogliere le informazioni disponibili sugli eventuali assenti, curandone
l’attendibilitŕ.
Nel caso si accerti la
mancanza di qualcuno, il personale della Struttura che ha seguito l’evacuazione informa
tempestivamente il Responsabile dell’Emergenza o qualcuno degli addetti S.P.I..
·
Mantenere
la calma evitando di trasmettere il panico ad altre persone.
·
Non
creare allarmismo scappando verso le uscite prima che sia stata dichiarata
l’evacuazione.
·
Allontanarsi
senza perdere tempo appena dichiarata l’evacuazione.
·
Non
usare il telefono se non per motivi inerenti l’emergenza in atto.
·
Prima
di lasciare il posto di lavoro spegnere i macchinari e chiudere le
alimentazioni (elettricitŕ, combustibili).
·
Non
prendere con sé oggetti pesanti o ingombranti.
·
Non
entrare in nessun locale o deviare dalla via di fuga segnalata.
·
Non
utilizzare gli ascensori per abbandonare i piani.
·
Afferrarsi
saldamente al corrimano durante la discesa delle scale.
·
Non
correre e non spingere altre persone.
·
Prestare
assistenza a chi si trova in difficoltŕ solo se si č sicuri di riuscire nell'intento.
·
Non
rientrare nell'edificio o nell’area coinvolta dall’emergenza fino a quando non
sia dichiarato il cessato allarme.
·
Non
ostacolare lo sfollamento fermandosi vicino alle uscite di sicurezza.
·
Non
assumere iniziative individuali per cui non si č autorizzati.
Ricordiamo che sono
considerati addetti all’Evacuazione tutti i dipendenti e collaboratori,
tirocinanti e volontari presenti normalmente in servizio presso la Struttura
della Scuola ............. (vedi punto
3.5).
Il compito principale degli
addetti all’evacuazione č condurre rapidamente, ordinatamente e in sicurezza
tutte le persone presenti nell’area di competenza fino al punto di raduno prestabilito.
All’ordine di evacuazione
dato dal Responsabile dell’Emergenza e diffuso dall’Allarme, il personale
presente si deve attivare per attuare il piano di evacuazione parziale o
totale.
In particolare vanno
effettuate le seguenti operazioni:
·
Dare
immediatamente ordine di sospensione attivitŕ e abbandonare l’area.
·
Curare
che vengano seguite le istruzioni per l’evacuazione (spegnimento delle
macchine, chiusura delle alimentazioni, abbandono di oggetti pesanti o
ingombranti, giochi e giocattoli in uso, ecc.).
·
Dirigere
ed assistere le operazioni di esodo lungo i percorsi stabiliti ed attraverso le
uscite di emergenza garantendo l’ordine e la calma.
·
Verificare
che le persone bisognose di aiuto siano assistite e rassicurate.
·
Verificare
che eventuali visitatori, dipendenti di imprese esterne e le persone che non
hanno familiaritŕ con i luoghi siano guidate.
·
Soccorrere
le eventuali persone in pericolo di vita immediato.
·
In
caso di incendio, se sono presenti porte tagliafuoco verificarne la chiusura e
chiudere anche le finestre per confinare lo sviluppo di fumo e calore.
·
Verificare
che nessuno utilizzi gli ascensori, ma solo le scale.
·
Raggiunto
il punto di raduno stabilito (esterno o interno in altro reparto) verificare se
qualcuno possa essere rimasto nei locali interessati dall’emergenza.
·
Predisporre
con i colleghi l’eventuale assistenza a persone evacuate che necessitino di
cure specifiche.
·
Rimanere
a disposizione del Responsabile dell’Emergenza.
Nelle aree dove si svolge attivitŕ
didattica č il personale docente e di assistenza che al momento
dell’ordine di evacuazione ha la responsabilitŕ della classe e che deve
attivarsi per garantire lo sfollamento sicuro degli bambini. In particolare le
operazioni si svolgono come segue:
a)
Uno
degli insegnanti presenti in aula raccoglie il registro delle presenze e si
pone alla porta di uscita dando l’ordine di evacuazione.
b)
Un
adulto insieme ad un bambino apri fila inizia ad uscire dalla classe tenendo
per mano il secondo bambino e cosě via fino all'uscita dello bambino chiudi
fila.
c)
Un
adulto conta gli bambini durante il loro passaggio verificando che il loro
numero corrisponda a quello indicato sul registro e chiude la porta dell’aula
assicurandosi che sia vuota.
d)
Se
uno o piů bambini č fuori aula e/o si trova ai servizi o in altro locale, sarŕ
premura di uno degli insegnanti/assistenti andare a recuperarlo ed inserirlo
nel gruppo classe evacuato.
e)
Ogni
classe, una volta al completo, si dirige verso il punto di raduno prestabilito
seguendo le vie di fuga segnalate.
f)
Durante
l’esodo il gruppo deve rimanere compatto e muoversi con calma seguendo solo i
percorsi stabiliti ed indicati nelle planimetrie esposte.
g)
In
caso di difficoltŕ (es. panico da parte dei bambini) allertare immediatamente
altri adulti per un aiuto.
h)
Raggiunto
il punto di ritrovo sicuro uno degli insegnanti ripete l'appello, segnalando al
Responsabile dell’Emergenza la completa evacuazione della propria classe.
In caso di evacuazione tutte le attivitŕ
devono essere immediatamente sospese.
Il personale operante nelle aree in cui
sono presenti apparecchiature, impianti, macchinari o simili, deve verificare
che tali apparati vengano messi in sicurezza, in modo da non costituire un
pericolo per le squadre dei soccorsi esterni o un motivo di ulteriore
aggravamento dell’emergenza.
In particolare: vanno spente le
apparecchiature elettriche e le fiamme, chiusi i contenitori di prodotti
infiammabili e di sostanze pericolose per la salute di persone ed ambiente chiuso il rubinetto principale di adduzione gas.
Il responsabile
dell’emergenza dirige le operazioni nel loro complesso, sia di intervento per
contenere l’emergenza sia di evacuazione.
Deve seguire direttamente e
dare disposizioni in merito ai seguenti aspetti:
·
Predisposizione
del controllo delle persone rimaste coinvolte o ferite nell’evento che impone
l’evacuazione.
·
Organizzazione,
allestimento, gestione delle aree di attesa per le persone coinvolte
nell’emergenza.
In caso di pericolo, l'attivitŕ
informativa degli utenti č di fondamentale importanza. Per evitare il
panico collettivo, cioč la paura intensa avvertita da tutti a seguito di un
evento improvviso, che si traduce spesso in fuga disorganizzata, occorrono
misure che permettano di controllare le reazioni individuali di paura, quali:
·
Informazioni
concise e regolari da parte del Responsabile dell’Emergenza
·
Dimostrazione
delle presenza materiale di persone responsabili e di riferimento in ogni
Struttura .
·
Nell’atrio
della Scuola verrŕ installato un cartello dal titolo "Norme di
comportamento in caso di emergenza".
·
Lo scopo dei
cartelli č quello di informare gli utenti occasionali, soprattutto quelli non
in grado di muoversi autonomamente, che in caso di emergenza non saranno
lasciati soli, ma che la struttura reagirŕ in tempi brevi e con cognizione di
causa.
Occorre prevedere che, in caso di
emergenza nelle ore piů critiche, il personale non sarŕ sempre in numero
sufficiente per assolvere tutti i compiti. Pertanto occorrerŕ utilizzare in
modo proficuo l'aiuto che possono dare i parenti ed i familiari in genere.
Questo sottosistema considera anche un
altro fondamentale punto č quello dell'attivitŕ addestrativa. Lo scopo
di tale attivitŕ č quello di:
·
verificare
periodicamente la funzionalitŕ del Piano per correggerne gli errori o le
disfunzioni (una prova di evacuazione all’anno).
·
mantenere il
personale addestrato, ricordandone i compiti specifici.
·
sensibilizzare
il personale sulle problematiche della sicurezza.
Il Piano di Emergenza č stato
portato a conoscenza di tutto il personale della Scuola e pubblicizzato nei modi piů efficaci.
Tutto il personale
interessato al piano di emergenza verrŕ formato e addestrato per i compiti
specifici che č tenuto a svolgere in caso di emergenza. Verranno tenute
esercitazioni periodiche di pronto intervento ed evacuazione simulando
situazioni di spegnimento incendi, assistenza ad infortunati, uso di mezzi di
soccorso.
La periodicitŕ della
formazione e addestramento č curata dal R.S.P.P.ed avverrŕ almeno una volta
all’anno.
Il Piano d’Emergenza č
adeguato e migliorato nel tempo a seguito dell’esperienza accumulata, dei
risultati delle esercitazioni, dei contributi degli addetti all’emergenza
raccolti e valutati dal responsabile del servizio di prevenzione e protezione.
Il Responsabile del Servizio
di Prevenzione e Protezione, con il contributo del Responsabile delle
Emergenze, cura l’aggiornamento continuo, periodico e saltuario del piano di
emergenza secondo le procedure previste.
Per ogni Piano della
Struttura della Scuola .............
sono stati individuati percorsi specifici caratterizzati dal colore verde che
corrisponde all’uscita di sicurezza attraverso la quale avverrŕ l’esodo e lo
sfollamento dell’area interessata dalla emergenza.
A puro titolo esemplificativo si
riporta la tabella della sede di |
STRUTTURA della Scuola
............. a
Per ogni Piano della Struttura della Scuola ............. sono stati
indicati in Tabelle corrispondenti alle Planimetrie i seguenti parametri di
riferimento:
q Colonna 1: numero
corrispondente ad ogni locale o area a cui
puň accedere personale
cosě come in Planimetria;
q Colonna 2: numero
di persone normalmente presenti e loro
caratteristiche rispetto
alla mobilitŕ;
q Colonna 3: numero
corrispondente alla Scala da cui evacuare la
zona cosě come riportato
nella Planimetria;
q Colonna 4: numero
corrispondente alla Uscita di
sicurezza da cui
evacuare la zona cosě come
riportato nella
Planimetria;
q Colonna 5: Punto
di Raduno Sicuro da raggiungere attraverso il
percorso Scala č Uscita;
q Colonna 6: Annotazioni
specifiche sull’area considerata;
Quindi tutte le persone presenti nei
locali numerati riportati dalla Colonna 1 attraverso la Scala indicata in
Colonna 3 o attraverso l’Uscita indicata in colonna 4 dovranno raggiungere il
Punto di Raduno Sicuro indicato in colonna 5.
N.
Locali |
N.
Persone presenti |
Scala |
Uscita |
Punto di
Raduno sicuro |
Annotazioni |
|
|
|
|
|
|
1 – 2 – 3 BLU |
Possono essere presenti massimo 28 persone
di cui 20 adulte autonome e 8 bambini |
|
Dal
corridoio centrale verso l’U.S. 1 che porta in un cortiletto esterno. Da
questo attraverso una rampa di scale si arriva al punto di raduno |
Cortile
esterno dello stabile |
Nel locale spogliatoi e atrio per Attesa possono
esserci fino a 18 persone |
|
|
|
|
|
|
N. Locali |
N.
Persone presenti |
Scala |
Uscita |
Punto
di Raduno sicuro |
Annotazioni |
|
|
|
|
|
|
Locale 4 OCRA |
Possono
essere presenti massimo 25 persone di cui …. adulte autonome e … bambini |
|
Dal
corridoio centrale a sinistra verso l’U.S.2 che porta attraverso una piccola
rampa di scale al punto di raduno |
Cortile
esterno dello ......... |
|
|
|
|
|
|
|
N.
Locali |
N.
Persone presenti |
Scala |
Uscita |
Punto
di Raduno sicuro |
Annotazioni |
|
|
|
|
|
|
Sono
locali dove non operano dipendenti |
POSSONO
TRANSITARE saltuariamente da questi locali Persone adulte autonome |
|
I locali hanno uscite indipendenti che
danno nel corridoio centrale e da qui verso l’U.S. 2. |
All’esterno
dello ......... nel cortile adiacente |
|
N.
Locali |
N.
Persone presenti |
Scala |
Uscita |
Punto
di Raduno sicuro |
Annotazioni |
|
|
|
|
|
|
Locali Da 1 a 6 BLU |
Possono essere presenti massimo 35 persone
di cui 25 adulte autonome e 10 bambini |
|
Attraverso il corridoio
centrale adiacente verso l’U.S. 4 e
poi attraverso la rampa dello scivolo si arriva al punto di raduno |
Cortile
esterno dello ......... |
In caso di impedimento dell’US 4 č possibile
utilizzare la Scala esterna Sc. 1 |
|
|
|
|
|
|
N.
Locali |
N.
Persone presenti |
Scala |
Uscita |
Punto
di Raduno sicuro |
Annotazioni |
|
|
|
|
|
|
Locali Da 1 a 9 BLU |
Possono essere presenti massimo 37 persone
di cui 14 adulte autonome e 23 bambini |
Scendere dalla Scala 1 fino
al Piano Rialzato |
Al
Piano verso l’U.S. 3 che da’ in luogo sicuro |
Cortile
esterno dello ......... |
|
N.
Locali |
N.
Persone presenti |
Scala |
Uscita |
Punto
di Raduno sicuro |
Annotazioni |
|
|
|
|
|
|
Locali Dal 10 al 16 OCRA |
Possono essere presenti massimo 92 persone
di cui 26 adulte autonome e 66 bambini |
Scendere dalla Scala 2 fino
al Piano Rialzato |
Al
Piano verso l’U.S. 5 che da’ in luogo sicuro |
Cortile
esterno dello ......... |
|
|
|
|
|
|
|
GLI
ADDETTI ALL’EMERGENZA
1. RESPONSABILI DELL’EMERGENZA
Il Responsabile Emergenza č
il primo dell’elenco (in caso di assenza del primo subentra il successivo).
Responsabile dell’Emergenza |
|
Sostituto |
|
2. PERSONALE CON COMPITI SPECIFICI
NELL’EMERGENZA
2a. Squadra Addetti
antincendio - Sede della Scuola ............. .........
Addetto |
|
Addetto |
|
2b. Squadra Addetti
pronto Soccorso - Sede della Scuola ............. .........
Addetto |
|
Addetto |
|
2c. Addetti sgancio
elettrico - Sede della Scuola ............. .........
Addetto Dispositivi Sgancio |
|
Addetto Dispositivi Sgancio |
|
2d. Addetti dispositivi
sgancio gas e caldaia - Sede Scuola ............. ......... di ……
Addetto Dispositivi Sgancio |
|
Addetto Dispositivi Sgancio |
|
2e. Addetti controllo
evacuazione locali - Sede della Scuola ............. .........
Addetto |
|
Addetto |
|
FIRMATO: DATA:.......................
Il datore di lavoro:
..................................................................................
Altre figure coinvolte nella preparazione del documento
o che lo firmano per presa visione:
Il
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione:
..................................................................................
Il
Rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza:
................................................................................